04/12/11

The Factor

Ma no, noi si stava suonando tranquilli, come sempre. Avevamo fatto una buona cena e poi parlato un po' di musica locale dei vecchi tempi con il redattore di una fanzine rock, insomma, noi e quegli altri ragazzi, i Mescalero, che han suonato prima di noi e che sono una buona compagnia. Poi non che ci fosse il pienone, però avevamo alcuni amici che eran passati a trovarci e noi, come facciamo spesso, ci siamo messi a fare un po' di salotto con loro, tanto per farsi due risate, insomma, se si suona e non ci si diverte si fa prima a starsene a casa.
Ed ecco che dalla penombra alla mia destra arriva un vociare concitato, qualcuno che urla di smettere di parlare, piuttosto di suonare. Che voglio dire, così, gentilmente, in modo amichevole, ma tu che cazzo vuoi? Ma chi sei? Ma spiegami bene cosa intendi, ed allora invitiamo questo educatissimo personaggio a venire al microfono a spiegare a tutti cosa ha da sproloquiare. Costui e le sue treccine reggae, lungi dall'essere imbarazzato, arriva sul serio, prende il microfono e spiega come dovrebbe essere secondo lui un concerto rock, si dilunga in complimenti al chitarrista ed esce di scena, seguito dai nostri applausi. Il rastamanno critico. Ottimo. La schiera dei rompicoglioni per sua stessa natura pare solo destinata ad allungarsi.
Noi procediamo seguendo il suo consiglio allora, eseguendo anche brani richiesti li per lì senza nemmeno un per favore. Facciamo il juke box per questi ragazzotti che hanno guardato troppe puntate di X-factor, che non sanno neanche tenere una chitarra in mano, ma hanno ben chiaro il percorso per diventare rockstars.
Ma andatevene un po' affanculo, và...

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