28/08/11

Eppure sembravano così amichevoli...

C'è tutto un gran parlare per via dello sciopero dei calciatori. Incazzati come poiane perchè non vogliono pagare il contributo di solidarietà richiesto ai cittadini del nostro Belpaese per riportare un po' in pari il bilancio. E tutto il popolo non calciante è confuso ed arrabbiato, ma come, voi con i vostri stipendi miliardari non volete pagare mentre noi invece siamo COSTRETTI a farlo senza possibilità di appello? E scioperate pure?
Io sono un fortunato, mi ritengo una persona baciata dal destino in questo. Perchè del calcio non me ne può fregare di meno. Non mi importa niente se vince l'Inter o il Milan, se la Juve compra stranieri, se intercettano telefonate di partite truccate. Davvero, per me il calcio potrebbe sparire dalla faccia della Terra, proprio non esistere più. Se fossi interessato, dopo un atteggiamento del genere da parte dei calciatori, brucerei la mia tessera di tifoso, a qualunque club appartenga. Disdirrei la pay tv, non andrei più alle partite, non ricaricherei più nemmeno la SIM del cellulare dell'operatore di cui un noto calciatore è testimonial.
Invece so come funzionano le cose nel nostro Belpaese. Gli italiani NON sono arrabbiati perchè con questo comportamento i calciatori non dimostrano altro se non di essere una manica di mercenari prezzolati, sempre pronti a giocare al rialzo, senza il minimo rispetto verso i tifosi che li sostengono e verso il Paese che li accoglie, e pure benissimo, da qualunque parte del mondo arrivino. Il motivo non è questo.
Il motivo è che per via dello sciopero, domenica si resterà senza partita, non sarà possibile ascoltare la radiolina mentre la famigliola passeggia tranquilla sulle rive del lago, non sarà possibile discutere al bar con gli amici o litigare il lunedì mattina in fabbrica per via del rigore non assegnato.
Ai tifosi è stato interdetto il permesso di partecipare ad una competizione che sentivano loro, al potersi distrarre da tutto ciò che lineare e segnato per sempre pare, alla sensazione che davvero il destino alla fine premia chi gioca meglio.
Non c'è da preoccuparsi, tornerà tutto come prima, un paio di conferenze stampa e tutti ci si ritroverà nuovamente amici, perchè senza calcio non si può sperare che anche la vita dia la possibilità di essere vincitori.
E lo sento il coro unanime levarsi dagli spalti: per favore, alfieri della sfera di cuoio, tenetevi le vostre Porsche, le ville in collina, i conti con cifre vertiginose, tenetevi tutto, se c'è da pagare lo faremo noi al posto vostro.
Ma fateci sognare ancora.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

permetteteci, oh dei, di concepire almeno un singolo sogno, anche se preso a prestito.
bravo che scrivi di nuovo, l'ho visto or ora :)
magari la prossima sarò io :)
Any

M@uz ha detto...

Bentornata Any, sul serio !!!
Senti, togliamo quel "magari" eh? Io aspetto con trepidazione...