02/06/10

Self Service

Immagino di essere il seicentesimo cliente. E per la seicentesima volta da quando è iniziato il suo schifoso turno di lavoro, la commessa mi spiega dissimulando una noia mortale dove devo inserire le tre cartoline che ho ricevuto come premio per aver scelto i loro prodotti qualitativamente superiori, genuinamente inquinanti e multinazionalmente solidali. Ma devo pur mangiare anch' io, così seguo le istruzioni della commessa, solo per rispettare il tempo che ha perso per spiegarmele ed in minima parte per vedere se ho vinto qualcosa. La commessa non ha per niente voglia di sorridere. Bene. Non ne ho nemmeno io. Ha una faccia da commessa, con una vita nascosta sotto il grembiule e due anelli infilati sullo stesso dito, forse il dono di un fidanzato vicino o lontano di tempo e di chilometri. Almeno uno dei due anelli lo deve essere. Ha uno sguardo poco attraente, qualcosa che mi ricorda lo sguardo di un dinosauro. Sicuramente lei troverà altrettanto poco attraente il mio. Giustamente mi odia, come odia tutti quelli che passano di lì, come odia le sue catene ed il guinzaglio che porta. Io voglio solo uscire ed andarmene a casa, son stanco di sentire il profumo che si mette la gente, odio la musica soffusa della filodiffusione che sembra un lamento chiuso nel cellophane, non mi piacciono le vetrine e la donna che ho a fianco strepita incessantemente dentro ad un cellulare mentre di tanto in tanto si aggiusta nervosamente i capelli stopposi tinti di rossotiziano. Se solo non ci fosse tutta questa fottuta paura intorno, se solo non ci fossero così tanti fantasmi dietro le tapparelle. C'è qualcosa nel mio sguardo di poco attraente, come un cartello con su scritto TORNO SUBITO. Infilo le tre cartoline nella fessura indicatami dalla commessa. Non vinco niente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sento l'odore del detersivo da pavimenti da 4 soldi del bennet e la lagna della giostrina di fianco... tu devi scrivere, cazzo!
any

M@uz ha detto...

Grazie Any, sempre gentile e sempre fedele... Ma io STO scrivendo, poco e noiosamente, ma lo faccio. TU invece devi ricominciare a scrivere !!!