Meno stupido di un ragno.

Io non le lancio le ragnatele, d'altronde non avrebbe senso: o le si semina o ci si invischia dentro, è impossibile fare entrambe le cose. Naturalmente è impossibile anche decidere da sè quale delle due alternative scegliere, se non si cattura si è catturati. Tutte le novità catturano, l'anno che è girato, io che torno ad affrescare questo spazio dopo mesi di assenza, l'isolante fonoassorbente della nuova sala prove, i viaggi e i miraggi, le cose rotte ed i pezzi che servono a riaggiustarle. E poi tutto che di nuovo inizia a sapere di vecchio, il trucco usato per la maschera si scioglie ed inizia a colare, le parole girano intorno e son sempre quelle, cambiano il cielo e le stagioni e la ragnatela invece non cambia mai. Si allenta perchè le prede morte non fanno gola e si stringe appena sbatti un'ala. Ho acquisito la capacità di sognare di falciare trifogli e la paranoia del salire in macchina da solo, anche per brevi distanze. Non so ancora come mettere a frutto questi nuovi regali, ma se li ho avuti un motivo ci deve essere. Intanto mi accorgo solo di essere stanco, di essere logoro come una palandrana che ha perso anche la capacità di sembrare elegante. E continuo a ringraziare per le botte che prendo, continuo a rallegrarmi di aver trovato un pezzo di stagnola in una pozzanghera, continuo a pensare di avere tutto il tempo che mi serve per finire quello che ho iniziato. L'unica cosa che posso chiedere è quella di essere meno stupido di un ragno e poi esser capace a non pentrimi di questo. Bentornato M@uz, sentivo la tua mancanza...