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Olà, ancora tutti vivi? Muxo Bien! Il PC è risorto, le giornate sono miti ed io mi sento prossimo al trapasso, ma questo è un altro discorso. A parte i mutamenti continui che non lasciano pace alla tranquillità ho constatato che i Bizzarri sono ancora tutti vivi e per vedere se nessuno sta facendo il furbo, ci siamo ritagliati un concerto nella classica beneamata Valchiusella proprio per aprire la stagione autunnale. Bravi ragazzi quelli che ci hanno ospitato, giovani e determinati, con tanta voglia di fare festa senza paranoie e legati da una profonda amicizia, almeno a quel che ho visto. Troppo spesso e troppo ingiustamente mi viene da criticare le nuove leve, questi hanno del mordente e mi piace incontrare gente così. Abbiamo raccolto con piacere l'invito, anche con una buona voglia di suonare visto lo stop estivo ed eccoci puntuali a montare l'attrezzatura sotto la tettoia in cemento predisposta. Data la conformazione del luogo piazzo tre microfoni alla batteria: uno per la cassa, uno al rullante/hi-hat e l'ultimo panoramico sopra allo strumento. Per la voce mi sono regalato uno Shure a cuffia che mi fa sembrare un po' Ambra Angiolini, ma non rende più necessario l'ingombro di un'asta per cui ci guadagno in libertà di movimento, finalmente. Appena tutto è predisposto, in virtù del fatto che il clima della valle è mutevole come l'umore di una signorina al secondo giorno di ciclo, si scatena un vero e proprio nubifragio che fa volare in aria tavoli, sedie, mandrie adiacenti e attrezzature scrotali nostre, già lo sappiamo che ogni volta che si suona all'aperto succede un macello, ma nonostante questo la cosa ci urta sempre un poco.
Terminato il monsone parte il sound-check e ridiamo istericamente nel sentire la tastiera che sembra un organetto Bontempi. Su, basta scherzare, suona qualcosa che sentiamo i volumi. Ma come sto suonando, non si sente niente! Dici davvero? Stai suonando? Ehm. Si è cimito il mixer? Nelle casse finali sono morti i woofer ed i tweeter, suona solo più il mid-range. Sarà il mixer allora, un contatto, è impossibile che entrambe le casse siano defunte. Qualcuno recupera un mixer e lo si sostituisce, ma il risultato non cambia. Allora sarà il finale, qualcun'altro parte con l'auto e recupera un finale (nel frattempo, ovviamente, parte una vera via crucis di misteri gloriosi a denti stretti che per questioni di immagine non fa bella figura urlare) ma niente, macchè. Allora è il crossover delle casse, tutte e due, in una volta sola. Però, mica male. Cerchiamo un paio di casse. Facile no? Trovare due casse passive da 600 RMS a meno di un'ora da un concerto, e cosa ci vuole, sono capaci tutti. Via per la caccia al tesoro in Canavese, le telefonate si sprecano finchè, grazie al cielo, ne saltano fuori un paio e si può iniziare. Prima di noi un duo voce/chitarra ha il compito di aprire le danze. Ma la chitarra acustica elettrificata non funziona. A quel punto comincio ad avere dei seri dubbi: sono forse finito in Matrix e l'agente Smith sta manovrando la realtà a mio discapito? Tutti i miei pensieri negativi si stanno concretizzando in incubi senza fine da cui non riesco a svegliarmi? Per ingoiare il rospo mi evaporo una red-bull con vodka alla fragola (sembra sciroppo per la tosse, ma a me piace un sacco) vedo un'auto che torna con una chitarra di scorta che viene consegnata al duo, insomma, i veri protagonisti della serata non sono quelli che hanno suonato, ma quelli che l'hanno reso possibile facendo la spola fra le cantine di casa e questo concerto claudicante battezzato dal vento. Fra gli ospiti d'eccezione anche Ada con il buon Fabio, che forse in cuor suo si sarà sentito ben sollevato dall'aver smesso di suonare con noi... Per il resto il concerto è andato bene, credo, insomma, con tutto quello che dobbiamo sbrogliare prima di ogni esibizione il suonare è proprio l'ultimo dei problemi. Ci si vede sabato a Bosconero, se il tempo tiene, l'impianto funziona, nessuno boccia, la salute non si sgretola eccetera eccetera eccetera...