20/05/08

Easy.

Guido lentamente questa sera. Ho sulla schiena il peso di una giornata eterna, un silenzio assordante nelle orecchie, a volte arrivano frammenti di conversazioni, cose che violano il mio spazio e che io non voglio sentire. Ci sono delle nuvole impigliate all'orizzonte, come nelle cartoline, mi ricordano che il cielo è troppo grande, anche se io ne vedo solo un pezzetto e che comunque tutte loro saranno già dissolte prima ancora di averne attraversato solo metà. Ho tante cose da fare. Devo tagliare l'erba, riparare la porta d'ingresso e la grondaia, dare la pittura alla casa, cercare il frontalino dell'autoradio, cambiare una lampadina all'auto, poi cambiare l'auto, fare un mutuo (non so bene per cosa, ma lo fanno tutti), fare un figlio (non so bene per cosa, ma lo fanno tutti), trovare amici nuovi, raschiare via la ruggine dal cuore. Per stasera inizierò con qualcosa di semplice, proverò a rifondare il Sacro Romano Impero o a dividere il Mar Rosso succhiandone via una metà con una cannuccia e risputandola da un'altra parte...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

le nostre piccole lotte quotidiane...

Anonimo ha detto...

ma sai, non è che l'ha ordinato il dottore...
Any

Anonimo ha detto...

nulla è infinito ma se ci credi è per sempre...

M@uz ha detto...

E' vero, se ci credi è per sempre, finchè ci credi...