13/11/07

09 Novembre Concerto a Torino

Che grande cosa Internet, specialmente dopo che Simone ti ha spiegato la strada per arrivare dove devi suonare e tu vai a ricercarti la mappa fatta per benino sul sito della Michelin, non essendo troppo convinto dalla sua descrizione secondo la quale Moncalieri dovrebbe trovarsi più o meno fuori Rivarolo. Quindi, mancando almeno cinquanta chilometri all'appello, eccomi a smanettare per capire in quale parte della tangenziale perdermi questa volta. Torniamo nella metropoli nostrana, felici di abbandonare per una volta le nostre valli (e accontentare Fabio che di tanto in tanto ha bisogno di smog per sopravvivere) ma consci delle problematiche che si ripresentano ogni volta: locali che al momento di saldare il conto non tengono fede agli impegni presi (a Torino la concorrenza musicale è molto agguerrita e se non ti va di suonare per una manciata di euro si troverà qualcun' altro disposto a farlo al posto tuo, il succo del discorso è questo), difficoltà nell'arrivare in tempo per via del traffico a dir poco intersiderale e difficoltà nel trovare parcheggio una volta arrivati, caricare e scaricare armi e bagagli sotto l'occhio vigile di qualcuno dell'entourage, mai lasciare le auto parcheggiate col baule aperto e gli strumenti dentro. Anzi, mai lasciare le macchine parcheggiate col baule chiuso con gli strumenti dentro. Anzi ancora, sarebbe quasi meglio non lasciare nemmeno le macchine, in certe zone di Torino sembra di stare nel Bronx. Con un'ora di ritardo dal resto della truppa mi infilo in tangenziale e scorrendo siccome pingue torrente oscuro fianco a fianco al serpente metallico di auto taurinensi ritornanti presumibilmente al desco familiare, riesco a non sbagliare strada, senza troppa difficoltà e con una dose abbastanza ragionevole di improperi eccomi quindi di fronte al locale. Mentre sono in fase di montaggio mi si spana la vite di un'asta, strana coincidenza, l'ultima volta che ho suonato qui mi si è rotto il pedale, chissà cosa è che porta tutta questa sfiga nera... Niente birra stasera, la strada del ritorno è lunga e le pattuglie numerose, non mi va proprio di rischiare punti sulla patente per un paio di medie, non che mi ubriachi così facilmente, ma vaglielo a spiegare all'etilometro, così sistemo dietro alla batteria una bibita al limone. Purtroppo, per quanto i suoni siano equilibrati fra il pubblico, suono in una postazione arretrata rispetto alle casse finali e senza spie, col risultato che l'unico che sento è Fabio, non sento nemmeno la mia voce durante i cori, comunque suoniamo impeccabilmente questa volta. Addirittura anche il buon Simone ha recuperato asta e microfono e si sta avventurando anch'egli nella spinosa landa dei cori. Snoccioliamo i brani immersi in una densa coltre di fumo artificiale ("Andrea, ancora un po' di fumo" è il leit motiv che ripete la band con frequenza allarmante mentre l'istrionico frontman non lesina di azionare l'infernale macchinetta sommergendo tutti in una nuvola aromatizzata -dicono, ma mi vien difficile crederlo- alla pesca). Poi, dopo la serata in cui si è comunque suonato benissimo, con commoventi cori a cappella in chiusura di un brano dei Police ed una versione di "Rock'n'Roll" in forma smagliante, è il ventre pingue e laido della Torino notturna che ci avvolge con le sue luci al sodio arancione mentre ci si allontana, meno del pattuito anche stavolta in questo locale, ma di cosa han paura, che si diventi milionari noialtri? Il più delle volte si suona in cambio di qualcosa, certamente, ma quel qualcosa mica ci fa comprare le ville ad Acapulco, anzi, è tutta roba che finisce nei manifesti, nelle magliette, negli adesivi e in altre cose che a conti fatti sono cose che si perdono, mica facciamo pagare i manifesti o gli adesivi, eppure costano! Mah... Verrà un giorno in cui faremo davvero un sacco di soldi e lo si capirà dal momento che non faremo più manifesti, per ora un'altra settimana di pausa prima di un'ennesima, bizzarra avventura. E che Dio o chi per esso continui a mandarcela buona.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ehehe sempre solita vita...

per vedere i nino fugado mi sono perso come un matto a moncalieri l'anno scorso

Anonimo ha detto...

Ciao Mauz, è da un pò che non ci si sente. Grazie per aver postato il tuo commento da me! Eh eh... W il satanismo pinkfloidiano!