Quante volte siamo stati inghiottiti in questa sala prove messaci gentilmente a disposizione da un amico, qualcuno di noi ci viene a suonare da almeno otto anni, gruppi di un po' tutti i tipi, colori e capacità sono passati di qui. E quante ne ho passate io di sale prova, stanzette di baite in cui si stava stretti in quattro, garage enormi (uno di questi stracolmo di bandiere del vecchio Partito Socialista e manifesti e spillette di Bettino Craxi), bunker sepolti in città senza nemmeno una finestra, addirittura una in una palestra ed una dentro una stanza adiacente ad un cinema (come i Beatles, che gran figata!!!). Tutte divenute familiari dopo un po', perchè una sala prove per una band diventa una seconda casa alla lontana, in qualche modo ti lascia delle cose, anche se non te ne accorgi subito. Credo che l'odore innanzitutto sia una di queste cose: la maggior parte delle sale prova hanno antiche moquettes a terra e pannelli fonoassorbenti ( o più semplicemente le famose custodie di cartone delle uova) alle pareti, sono riscaldate con stufe a kerosene o gas ( o anche legna in alcuni casi) e raramente vengono aperte, per cui principalmente puzzano. C'è un misto di odore di combustibile misto a sudore e stantio odor di polvere e chiuso. Non in tutte ovviamente, ma in tantissime. Tutte da qualche parte hanno i nomi delle bands che ci provano, incisi o scritti o fotografati o serigrafati o realizzati con acquaforte su rame o carboncino su A4 ruvido. I ricordi fanno parte del bagaglio di una sala prove, cose che magari sul momento non contano, ma che acquistano valore solo col tempo che passa, come quando hai aspettato sotto la pioggia per quaranta minuti gli altri che non arrivavano, il temporale che ha fatto saltare la corrente e nessuno sapeva dov'era il contatore, quando si è bevuto come dei disgraziati, quando si ha litigato e alla fine ci si è abbracciati anche se si era tutti uomini, quando uno della band se ne è andato sbattendo la porta, quando qualcuno piangeva, quando tutti insieme si ha riso... A seconda di una o più presenze femminili nella band possono esserci o non esserci alle pareti sporadiche apparizioni patinate di pupe senza veli e dotate di davanzali non indifferenti (ricordo ancora la Sandy semignuda e coperta di panna montata che occhieggiava in una delle nostre prime sale prova mentre noi indifferenti si discuteva di come partecipare ad Arezzo Wave. Forse ora Sandy è in qualche casa di riposo e noi ad Arezzo Wave non ci siamo mai stati) quasi sicuramente se vedete una sala prove senza almeno tre paia di tette appese ad una parete è perchè nella band ci milita una ragazza, allora si fa finta di apprezzare la virtù nelle femmine (quando invece si adora l'esatto contrario e la porcelleria extra popola le fantasie morbose dei membri del gruppo) e ci si astiene dall'appendere cose che possano turbare la loro sensibilità. Fatica del tutto inutile, purtroppo perchè, a parte rare eccezioni, le ragazze nei gruppi rock portano sempre con sè una marea di casini inimmaginabili che in un modo o nell'altro finiscono con lo sputtanare tutto quanto. Ringraziamo e salutiamo quindi il grande Gepi che ci ha lasciato in dotazione la sua saletta per così tanto tempo, rivolgiamo un pensiero al bar di Pom dove ci siamo rifugiati ogni volta prima delle prove e agli abitanti pazienti del posto che non hanno mai chiamato i Carabinieri per il rumore
che hanno dovuto sopportare. Si cambia, ma anche questa volta abbiamo le nostre cose solide in cui credere: un bar vicinissimo alla sala prove (anzi, questa volta sopra e grazie di cuore a Ismael e famiglia che hanno accolto questi pellegrini itineranti della musica che siamo noi), per arrivare alla saletta una strada tortuosa e che va in salita di quelle apposta per i gruppi rock (questa è una citazione da un vecchio post all'inizio del mio blog, se volete andate a cercarla) e una band che tiene duro nonostante tutto e che non molla il tiro. Ora vado che devo attaccare il poster di Samantha dietro alla batteria.
24/03/07
La sala prove.
Pubblicato da
M@uz
alle
09:55
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2 commenti:
che bello questo post, mauz... vorrei trovarmi anch'io in questa seconda casa col bar vicino e le casse x uova alle pareti!
peccato che la mia voce faccia angoscia, altrimenti sarei la perfetta ragazza-di-band-che-non-sputtana-tutto... come posso affermarlo? beh, tanto x cominciare le tette appese ai muri non mi turbano... capirei se fossero le mie, ma quelle di Sandy... :D
Any
è vero
complimenti per il post
(attaccalo dritto il poster, attaccalo prima di andare al bar, ecco)
stay free
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