09/09/06

Essere lieti fra umidità ed utopie.


Sole, sole, sole. Per tutta la settimana ho languito come un lombrico nel mezzo di un campo da tennis col sole allo zenith. Dico, cavolo, sembrava di essere tornati a Luglio, abiti appiccicati addosso come ad un ustionato e gli occhi affessurati per via della vampa ardente. Giovedì sera le ultime (ed uniche) prove con Wonder Gil alias Gilberto, il chitarrista che nel concerto di stasera sostituirà Luca. Tutto al di sopra delle aspettative, i brani vengono abbastanza bene e solo un orecchio esperto, credo, potrà capire che alla band manca l'affiatamento del suonare insieme da molto tempo. Ieri sera sono uscito da lavoro pregustando un bel finesettimana, calduccio con giro in moto il mattino e concerto in serata, se il tempo permette visto che suoniamo all'aperto, con in mezzo relax per entrambi i giorni. Aggiungo che per motivi tecnici sto temporaneamente dormendo senza imposte e stamattina mi ha svegliato la luce grigia del mattino appena transitato dal mio cortile. Grigia? Naso appiccicato ai vetri con sgranamento incredulo di palpebre assonnate. Una parola sola nel cervelletto, intensa come un rutto in una cattedrale deserta: PIOVE !!! MAcazzocazzocazzocazzo!!! Ma lo fa apposta? E' appena terminata una settimana in cui tutte le cellule musulmane terroriste presenti a Torino hanno fatto incetta di fertilizzante esplosivo nei consorzi per dare origine alla Guerra Santa perchè erano convinti di essere in Algeria e adesso PIOVE !!! Giro in moto lo stesso? Ah certo che sì, me ne fotto, indosso le protezioni e parto, piove ad intermittenza, nel pomeriggio vedremo se il concerto salta oppure no. Macino chilometri e ho gli occhi che assaggiano la mezza mattina di questo sabato. Lungo rettilineo, sul bordo della strada una signora sui 45, biondo sporco, naso a patata, siede su un trespolo plastico apparentemente parlando da sola. Guardo meglio. La prima impressione è errata, mi ero sbagliato, non si tratta di una catechista. Ma con chi ce l'avrà mai... Passando vedo di fronte a lei sull'altro lato della strada un uomo, più precisamente un contadino, volto solcato dalle rughe, indossa una tuta da officina blu e alza le mani a metà fra lo scherno e la resa. Lei, una manciata di metri più in là, oltre il traffico della statale, inveisce acidula contro il fattore, sento la voce anche attraverso il casco nei pochi secondi che dura questa scena. Mi dico che bisogna saper leggere nei segni del tempo. Sta smettendo di piovere, la moto gira bene, non ho mal di testa, in frigo ho della pizza alla soppressata calabrese da riscaldare, forse stasera suoneremo. Ad ogni modo tre cose ora mi fanno felice: non indosso più in officina la tuta da meccanico da quasi un anno, non sto girando a sorvegliare il mio granoturco il sabato mattina, nessuna puttana mi sta insultando in mezzo alla strada. E ditemi se non è poco.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ero in fabbrica e pensavo a Germano Mosconi mentre vedevo piovere! Dopo una settimana intera a sudare.... Mi era salito uno scazzo adosso... spero davvero non si metta a piovere dopo, e neanche per stasera.

M@uz ha detto...

Un tempo infame, sembra che faccia bello, poi niente, dalla finestra vedo solo umido. Fra poco cercherò di capire se suoniamo lo stesso oppure no...