Accidenti, stiamo suonando proprio tanto. Alla fine della prossima settimana saremo a nove concerti nel solo mese di Luglio, non mi sono mai capitate così tante date in così poco tempo. Reduci dalla serata non troppo brillante di giovedì scorso cerchiamo di recuperare con il concerto di questa sera. Stiamo diventando i paladini della Valchiusella, d'estate va anche bene perchè la zona richiama comunque un discreto numero di turisti che abbandonano le città arroventate in cerca della frescura campagnola. Non garantiscono una presenza insostituibile ed abbondante ai concerti, anzi, spesso alcuni di loro non gradiscono nemmeno la musica dal vivo perchè sono fuggiti dalle metropoli in cerca di tranquillità ed ora vorrebbero sentire frinire i grilli ed amoreggiare le civette. Ma noi da queste parti ci stiamo tutto l'anno e francamente un po' ce ne fottiamo dei grilli e delle civette per cui attacchiamo gli ampli e si suona, con buona pace della bucolica quiete. Parto da casa verso le diciotto e trenta, solita ora, ormai che si suoni a venti chilometri o a due ore di macchina riusciamo sempre a ritardare un po' la partenza, è come quando ti devi alzare ed hai ancora sonno allora rimandi di altri cinque minuti... Come consuetudine dei nostri concerti appena salgo in macchina si scatena una bufera, tuoni e lampi ed un vento DA PAURA! Naturalmente mal di testa immediato, il vento mi fa quest'effetto, ed anche il mio cuscino di piume nuovo, dello spessore di circa settantasette centimetri su cui ho dormito stanotte, non mi ha aiutato. Mi sa proprio che lo dovrò cambiare. Passo a prendere Ada, che abita nel mio stesso paese ed alla quale spesso e volentieri dò un passaggio per i nostri concerti (conversare mi aiuta a non dormire durante il viaggio e poi mi aiuta sempre a trasportare la batteria avanti e indietro prima e dopo i concerti, è mica una cosa da poco...) e ci si incammina su in valle, precisamente a Brosso dove ci attende un'ospitale birreria. Naturalmente arriviamo che piove e minaccia tregenda, fortunatamente suoneremo in un dehor coperto molto bene. E poi questo tempo allontana le zanzare, cosa importantissima. Il gestore è un po' contrariato dal fatto che una o due settimane fa abbiamo fatto un concerto poco distante da qui. Mah. In fondo noi andiamo dove ci chiamano, la concorrenza fra birrerie non può essere un problema nostro. Puttane? Ovvio. Se non fai così dove suoni? Comunque l'episodio è presto rimosso, iniziamo a montare l'attrezzatura e proviamo i suoni. Abbiamo qualche problema con le spie, mi sa che sono quasi giunte alla frutta, se continueremo a suonare, come crediamo, dovremo cambiarle. Io sto meditando anche l'acquisto di un set di microfoni da batteria, non subito data la mia scarsa disponibilità attuale, ma se continuiamo a suonare all'aperto magari prima o poi serviranno: non riesco a competere con i volumi degli strumenti elettrici senza avere nemmeno un microfono... Questa sera dovremo iniziare più presto, il permesso è solo fino a mezzanotte e mezza, se vogliamo fare un buon concerto dovremo inizare almeno alle dieci e mezza. Alle dieci e diciassette siamo ancora a tavola a finire il dolce, cui seguiranno un caffè e un superalcolico. Quasi puntuali prendiamo posizione, il pubblico sembra assortito, c'è un po' di tutto, fuori ha smesso di piovere e c'è anche gente che passeggia (siamo in centro al paese). Andrea, vero mattatore della serata, furbescamente addocchia un manipolo di ragazzini che potrebbero aiutarci ad animare la serata ed infatti, dopo il terzo brano, il contatto è quasi del tutto stabilito. Il gruppetto richiama altri partecipanti, si spostano tavoli e sedie e qualcuno iniza a ballare e a pogare sui pezzi più tosti... Grande divertimento, snoccioliamo tutto il repertorio a mitraglia con una sola incertezza su "Otherside" dei RHCP. Ho la spia che gracchia e la cassa della batteria completamente inesistente, ma si persevera. Al termine un solo bis, poi un paio di pezzi aggiuntivi più "soft" per la buonanotte, infine il gestore fa partire un CD dentro il locale, forse per invitarci gentilmente a smettere, abbiamo sforato di venti minuti. Quando la serata va bene ci si diverte a suonare e si andrebbe avanti per chissà quanto. Salutiamo e ringraziamo i ragazzi e diamo loro l'appuntamento per i prossimi concerti, poi smontiamo e ci sediamo a bere ancora qualcosa, a raccogliere quel po' di gloria che alcune volte si raccoglie alla fine dei concerti. Poi si torna a casa, niente mal di testa, tutto passato, nonostante il volume non sempre tenero, la serata è calda oltre misura, ma non piove, non c'è vento. I turisti dormono, i grilli son tornati a frinire.
23/07/06
22 Luglio 2006 Concerto a Brosso
Pubblicato da
M@uz
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13:50
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