Non sono un manager, sono solo un impiegato con funzioni direttive, tuttavia da quando ho iniziato a lavorare per l'azienda in cui sono occupato, poco meno di tre anni fa, il telefono ha sempre ricoperto una funzione indispensabile nel mio lavoro. Lo devo usare per organizzare trasporti, informarmi su date, sacramentare dietro ai ritardatari finanche rispondere talvolta a clienti sparsi in tutta Europa (queste telefonate credo scatenino ilarità collettiva dato che, parlare in inglese al telefono talvolta è un'impresa, per cui, non appena mi tocca di farlo, chiudo la porta dell'ufficio, limito il rumore, spengo tutto quello che è acceso per annullare il brusio di fondo, manca solo più che vada a pettinarmi prima del fatidico Allò? -se sono solo- se invece c'è il capufficio se la sbroglia lui e la cosa di solito crea meno complicazioni). In più i reparti interni, specie il mio, quello delle spedizioni, mi chiama con una frequenza pari ad un battito cardiaco ed inoltre mi è stato messo a disposizione un cordless per cui, teoricamente, sarei raggiungibile pure mentre sono al cesso. La settimana scorsa, mentre cercavo di svolgere un lavoro piuttosto ostico, alla terza chiamata (ad ogni chiamata perdevo il filo e ricominciavo da capo) ho ottenuto, dopo uno sguardo supplichevole e lacrimevole, dal mio boss di poter spegnere il telefono fino al termine del lavoro. Ecco perchè il telefono un tempo mi era del tutto indifferente, anzi piacevole. Ora invece a casa mi dà un po' di fastidio. Poi alzi la cornetta e magari scopri che è un amico che ti chiama e allora è una bella sorpresa, ma negli altri casi? Oggi giungo a casa alle 12.30 in pausa pranzo, dopo annessi e connessi e non ultime frotte di telefonate. L'apparecchio suona. Rispondo alzandomi da tavola, un'operatrice di SKY TV mi propone delle offerte, anzi, mi dice: abbiamo notato che nonostante i ripetuti contatti non avete ancora installato Sky, per cui vorremmo proporle una nuova promozione di 30 giorni nei quali... Ma dico, ma che cazzo, ma è obbligatorio? Come a dire "Brutti coglioni, vi state perdendo l'occasione della vita, ve l'abbiamo già detto in tutte le maniere, volete mettere Sky oppure no?". No, non m'interessa Sky, o meglio, ci sarebbero delle cose interessanti, ma per ora ne faccio a meno, non guardiamo quasi mai la televisione. Pochi minuti fa, ore 19.15, Lalaura è al lavoro, povera disgraziata, io ho mangiato un piatto di linguine allo scoglio surgelate (non male) e mi sto apprestando a farmi due hamburger, leggendo RatMan a tavola che quando Lalaura è a casa non mi lascia (giustamente) mai leggere a cena. Rrrring. Telefono. Suona poi smette. Poi risuona. Poi rismette. Immagino sia mio padre che col cellulare va d'accordo come una carie col trapano da dentista. Invece no. Suadente voce di signorina che mi annuncia di essere della S.M.A.G.N.U.K. oppure della G.R.U.M.A.M.F. o forse della T.A.T.T.I.R.U.L.L., insomma, di una misteriosa società che cerca "la signora" (chi? Mia mamma? Lalaura? Mia prozia? la Contessa di Castiglione?) e alla quale dico il classico mi scusi se la interrompo, la ringrazio, ma non mi interessa, buonasera. E intanto penso, povera crista pure tu, è ora di cena e mi scassi i marroni, due volte oggi sempre a ore pasti, ignorando che durante il lavoro ho ricevuto decine di telefonate e non ne posso più di rispondere ad un telefono, ma tu, mentre io mangio le linguine allo scoglio, te ne stai lì, come Lalaura, come migliaia di altre persone in un call-center qualunque a prendere insulti da quelli ai quali ti è stato ordinato di rompere le palle all'ora di cena, mentre tu magari te ne fotti di vendere divani o lampadine o tessere telefoniche o bambole gonfiabili, vuoi solo andartene a casa e finire la giornata come tutti, levarti quelle palle di cuffie dalle orecchie e non sentire più niente. Non lo so, finirà mai questa storia? Perchè alcune persone per avere uno stipendio da fame devono passare le giornate, festivi compresi, a proporre cassette di olio di oliva, lettiere per gatti, romanzi a basso costo, stronzi di cane di gomma e quant'altro si possa commerciare a gente come me che non ne può più di suonerie e di parlare con gente che non sa neanche che faccia abbia. Ma una lieve virata verso la dignità la vogliamo dare? Signori responsabili dei call-centers, non credete che se volessi una cucina me la andrei a comprare senza che vi sentiste per questo obbligati a far lavorare il giorno di Natale una vostra dipendente, magari con famiglia, per chiedermi se voglio comprare una cucina? Non importa che sia pagata per farlo, sono pagati anche i sicari, i pushers, le prostitute e quelli del racket, solo perchè il danaro circola non vuol dire che sia tutto giusto.
Chiedo scusa agli operatori/operatrici di tutti i call centers d'Italia che mi telefonano quattro volte al giorno per propormi svariati oggetti/offerte imperdibili se a volte sono scortese, è che non ne posso più di telefonate, ma nonostante questo io sono dalla vostra parte...
08/07/08
Il telefono, la tua croce...
Pubblicato da
M@uz
alle
19:29
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2 commenti:
io ho la "fortuna" di avere il 56k
così tengo la linea del telefono occupata
per il resto la penso completamente come te
è un lurido mondo di merda.. e quelli di sky sarebbero da appendere per i piedi...
any
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