Due anni di attività, ecco cosa andiamo a festeggiare stasera con un concerto. Due anni sono poca cosa in una vita normale, ma la vita di una band è dilatata, è molto più spinosa, complessa e muta continuamente, a volte è terribilmente difficile restare uniti. Anche noi non facciamo eccezioni, anche la nostra storia è costellata da cambiamenti e defezioni, però, malgrado tutto, malgrado i momenti duri che anche noi abbiamo avuto, siamo ancora qui e stasera andiamo a fare bordello un'altra volta per farci sentire. Il locale che ci ospita è un bel locale di Ozegna, molto frequentato ed il suo proprietario è un gran bel tipo, uno in gamba, che ci sa fare con la gente e tiene il timone di questo locale in modo impeccabile. Nonostante abitualmente non faccia suonare bands nel suo pub, ha acconsentito ad ospitarci per una sera, dietro insistenti richieste di Andrea, e si è rivelato un ospite eccezionale. Ma andiamo con ordine: la giornata precedente al concerto per me è stata un'odissea, aggravata dal fatto che anche la notte passata non ho superato le due ore di sonno e temo di non essere abbastanza in forma per questa sera, così finisco ad utilizzare la mia pausa pranzo per sonnecchiare un poco cercando di recuperare qualche energia, un concerto non è uno scherzo, può essere una cosa abbastanza faticosa a volte. Alle cinque e mezza di sera esco dalla mia occupazione normale e torno a casa velocemente. Ed ecco ripetersi i consueti movimenti, giù i sedili della macchina e su tutta la roba che mi serve, un'accozzaglia di custodie provate dal tempo e dai numerosi trasporti, questa sera devo andare a prendere Any che vuole venirci a sentire per cui rapida doccia e parto con i miei accademici dieci minuti di ritardo. Non ce la farò mai ad essere puntuale, mai. Il locale apre alle otto e cinque minuti dopo iniziamo a montare l'attrezzatura, ma come ogni volta che montiamo ci accorgiamo di avere dimenticato qualcosa. Stavolta è toccato alle luci, così le nostre signorine, che oltre alla vita sentimentale si impegnano anche a darci una mano in quella musicale, risalgono in macchina e corrono a prendercele in sala prove. Meno male che suoniamo sempre in zona, altrimenti non so proprio come faremmo... Non ci accorgiamo intanto del tempo tiranno, dobbiamo iniziare a suonare alle dieci e mezza e alle dieci e cinque siamo ancora a tavola a gozzovigliare con le porzioni abbondantissime del locale... Cosa abbiamo dimenticato ancora? Ah sì, cacchiooo, il trucco, ci dobbiamo ancora truccare !!! Siamo overtime già prima di partire, presto in bagno a spatolarsi la faccia! La parte visagistica dei nostri live sta diventando interessante, il Simone si è ghermito un completo da spennelatore completo di tutto, l'unica cosa che un po' è da sistemare è che quando siamo a truccarci sembra che tutto il mondo debba andare in bagno, per cui la scena è sempre quella di almeno sei persone nei servizi di un locale (l'unico posto dove di solito si trova uno specchio) con altre, anche due o tre alla volta, che strisciano dentro con un'aria il più delle volte molto imbarazzata e le battute si sprecano... Molto bianco sulla faccia, che altrimenti nelle foto si vedono le ditate, rossetto, il quale regolarmente finirà ad imbrattare chissa come anche stavolta i jeans... Quando finisco un concerto ho ovunque macchie di cosmetici, chissà macomecazzo facevano i Rockets, mi pare di essere stato con un trans tutta la sera. Ed eccoci belli fieri entrare nel locale tra gli sguardi scettici che conosciamo ormai piuttosto bene (ma voi in fondo cosa pensereste all'apparire di quattro figure del genere?) e raggiungere gli strumenti con collaudata sicurezza, parte il fumo artificiale, peccato solo che il sottofondo (la solita, odiosa musica latinoamericana) ci metta un po' prima di sparire. Abbiamo avuto paura quando all'inizio della serata sembrava che il finale fosse entrato in autoprotezione per via di un corto, impedendo la funzionalità delle casse. Invece era solo un cavo non inserito bene, wheeew. Scaletta appesa all'asta del microfono e via, si attacca. L'acustica esalta i toni medi qui e la cassa della batteria è un po' soffocata, devo decidermi ad andare a prendere un supporto per sollevarla un po' da terra e a levare un po' di materiale fonoassorbente da dentro... Un mese che non si suona con prove disastrose alle spalle, ci siamo ripromessi di essere concentrati e la formula funziona, solo qualche imperfezione saltuaria, non troppo evidente (non siamo mica macchine) ma due ore di concerto volano letteralmente via, e siamo a due terzi della scaletta solamente. A mezzanotte e un quarto decidiamo di stoppare, è il momento del taglio della torta (recante i nostri bei faccioni come decorazione...) e dello spumante che, come di consueto ai nostri compleanni, vengono offerti agli avventori dalle nostre brave signorine che all'occorrenza si occupano anche di catering, ma dove la trovate una band così... Mezzanotte e mezza, il concerto è terminato ufficialmente e gli ultimi superstiti lasciano il locale, speravamo, ad essere proprio onesti, in una maggiore partecipazione da parte del pubblico, ma pazienza, ci siamo divertiti ugualmente. Noi ce ne andiamo per ultimi dopo il bicchiere della staffa e ci prepariamo alle due date della prossima settimana con addosso un anno in più, siamo di nuovo in marcia, sempre in arrampicata libera, senza corde a cui
aggrapparsi; se e quando arriveremo da qualche parte ve lo faremo sapere... Grazie per l'ospitalità Mario e... Auguri Weird Side!
06/09/07
5 Settembre 2007 Concerto a Ozegna
Pubblicato da
M@uz
alle
13:06
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2 commenti:
auguri prima di tutto
(voi che suonate dovreste saperlo) ma il fumo artificiale.... che minchiazza serve? quando andavo ai concerti a fare le foto non mi venivano mai! ancora adesso
Grazie per gli auguri! Il fumo artificale non è che serva a qualcosa, diciamo che se abbinato alle luci crea un po' di atmosfera, ma non è essenziale ai fini di un concerto... Ti conviene aspettare che si dilegui prima di fare le foto comunque !!!
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