Innanzitutto grazie a tutti quelli che passano a trovarmi e stragrazie a quelli che ogni tanto mi commentano qualcosa, così leggo anche io. Ahimè, pare che il brano del post precedente abbia avuto pochi ascoltatori finora, perchè commenti non ne sono venuti fuori. Affari vostri, io continuo e al termine di questo post ne metterò un altro, prima o poi qualcuno dirà basta! no? Ma oggi voglio parlare di abitudini e sfiga, ossia, come alcuni insignificanti gesti che quotidianamente compiamo, cambino il corso delle cose. Ricordo, molti anni fa, stavo andando a scuola su un pullman diretto alla stazione di Rivarolo. Quel mattino ero molto ansioso, avevo un'interrogazione programmata di letteratura e non mi ero preparato molto bene, anzi, diciamo che non sapevo un emerito. Brutta storia. Mentre mi rodevo dalla disperazione mi è caduto l'occhio su un manifesto vicino al quale si era fermato per un attimo il bus. Niente di speciale, mi pare fosse la pubblicità di una rivista, era rosso, giallo e nero, solo questo ricordo, ma lo scrutai con attenzione, allora. Quel mattino a scuola, contro ogni più ottimistica previsione, non fui interrogato per un errore del prof e considerai quel manifesto, chissà perchè, il mio portafortuna scolastico, ogni mattina lo squadravo per bene perchè se l'avessi ignorato mi sarebbe successo di tutto. Suggestione forse, pensiero causativo, ma stamattina ho vissuto una situazione analoga. Sono arrivato al lavoro ed ho trovato il posto dove parcheggio di solito semioccupato da un grosso camion. Inutile fare piste all'autista per spostarsi, mi son detto, parcheggio col muso in avanti, cosa che faccio spesso, ma non nel parcheggio della ditta. Camminavo verso l'ufficio e intanto guardavo la macchina, strano, dicevo, in quasi dieci mesi che lavoro qui non ho mai parcheggiato col muso in fuori. Ebbene, non lo farò mai più. Non erano ancora passati cinque minuti al lavoro che mi sono trovato sommerso da disastri, contrattempi, caziatoni e più mi dibattevo per sfuggirgli più mi inseguivano in ogni angolo, perfino il caffè che ho preso mi è venuto giù dalla macchinetta senza zucchero. Sono stato fermo due minuti, immobile, coi gomiti sulla scrivania senza toccare niente. Dicevo, visto? Tutta immaginazione, non capita proprio nulla, te le stai creando da solo le fisime. Infatti nemmeno finito di pensarlo è squillato il telefono e sono stato nuovamente scaraventato in una girandola di casini. Insomma, oggi è così, tutto gira contro. Memorizzate bene i vostri gesti, anche quelli insignificanti che fate ogni giorno, che so, lavarvi i denti partendo da destra, allacciarvi le scarpe seduti sempre sullo stesso lato del letto, carezzare il gatto sempre con la stessa mano (se avete sia un gatto, sia almeno una mano), non cambiare marca di sigarette e così via. Non sviate nemmeno di poco, occhio in quali porte entrate e da quali uscite, anche quelle che a occhio nudo non si vedono: quando il Creato comincia a cacarvi in faccia non potete nascondervi da nessuna parte. E ora beccatevi questo nuovo brano...
http://media.putfile.com/Il-Grande-Cthulhu
22/09/06
Elogio della sfiga
Pubblicato da
M@uz
alle
19:47
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1 commento:
Ma porca miseriaccia... come non ho fatto a pensarci prima! hai ben descritto la mia vita... non esco mai dal filo proprio per non rivelare alla sfiga dove sono e tu che fai??? con qualche semplice riga di testo hai esplicato cosa tento di descrivere da anni agli altri!
Bravo, continua così e ti proporrò quale miglior blog qualora ci fosse un concorso!!!
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