Abbiamo tutti dedicato molto tempo alla musica, molto ne stiamo ancora dedicando, ci sono dei concerti che lasciano molte soddisfazioni, altri molte meno. Normalmente suonando nel fine settimana sono più propenso al divertimento perchè la sveglia tiranna non mi incontra il mattino successivo. Invece ci sono serate in cui non me la sento proprio di fare spettacolo, cerco di essere professionale, ma non vedo l'ora che il concerto finisca per poter tornarmene a casa e infilarmi nel letto, specie perchè il giorno dopo si lavora. Inoltre, non capisco perchè, da qualche tempo noto un aumento dei locali dove si fa musica dal vivo (segno gradevole di una ripresa culturale anche per chi ritiene che la musica live non sia cultura) al quale però corrisponde un sempre minor numero di affluenza di pubblico. Poca gente, il più delle volte disinteressata. Sembrano persone di passaggio, sembra che la giornata trascorsa li abbia fatti naufragare in quel locale e non abbiano la minima idea del perchè si trovino lì. Di solito quando suono non sto a soffermarmi sulla gente, penso a quello che devo suonare e basta, ma a volte guardo oltre i tamburi. Ricordo una serata in un locale piuttosto "consigliato" del circondario in cui suonavamo davanti a un trenta/quaranta persone. Ragazzini, perlopiù, che ci guardavano, una mano in tasca, l'altra attorno a una birra, con uno sguardo da totali decerebrati. Jimi Hendrix - nessuna reazione, Rolling Stones - nessuna reazione, Ramones - niente, riprovateci, Rage Against The Machine - qualcuno marcava il tempo col piede, Clash - sbigottimento totale. La prossima volta ci portiamo un po' di CD hip-hop e qualche pasticca, forse così riusciamo a comunicare. Una scena che purtroppo si ripete con una frequenza allarmante. Nessun movimento. Niente. Suoni da solo, diventa un po' frustrante. Ma forse è colpa nostra che suoniamo male. Già, deve essere proprio così.
21/07/06
Bad Mood...
Pubblicato da
M@uz
alle
17:47
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento